Cosa direbbe l'esperto?


Cosa direbbe l'esperto di scienze se vedesse che in un lavandino dell'aula di scienze stesse addirittura crescendo una piantina? Sicuramente non la prenderebbe molto bene e riesco un po' ad immaginare cosa potrebbe dirmi. Mi direbbe, con molta pacatezza, ma con la sua solita fermezza che non ammette repliche, che bisogna tenere ordine e pulizia, controllare sempre che i banchi siano puliti e che nei lavandini non ci sia nulla, perché i lavandini non sono la spazzatura. Ed è anche da queste cose che si vede la serietà della lezione!


Andiamo con ordine. Mercoledì scorso. Lezione di laboratorio di terza A. Argomento: la nutrizione delle piante, la fotosintesi quindi. Bella lezione, una delle mie preferite. Inizio in maniera dialogata, partendo dalla struttura della foglia vista nella lezione precedente, poi si passa alla lettura di un testo che spiega la fotosintesi. Lettura lenta, come si addice ad un testo difficile sul quale c'è da riflettere. Frequenti interruzioni per spiegare e chiarire con metafore e paragoni con la quotidianità, ragionamenti per assurdo (un po' alla maniera delle dissertazioni di Galileo Galilei) e i ragazzi molto attenti, anche, e soprattutto, quelli che di solito non lo sono. Infatti dopo l'ennesimo intervento di una allieva che solitamente non è molto attiva, arrivo a definire la giornata Ena-day, per sottolinerare la sua ottima partecipazione ma un pochino anche il fatto che di solito non è molto interessata... Solo per un'allievo l'attenzione è forzata dalla mia insistenza, ma anche lui, nonostante la fatica a seguire, a suo modo è interessato. Direi quindi che, sotto questo profilo, il risultato è più che buono. Ai ragazzi rimarrà sicuramente qualcosa...

Durante la lezione si rendono conto di alcuni aspetti fondamentali della natura. Ad esempio che le piante devono crearsi il cibo con reazioni chimiche partendo da materiali, l'acqua e l'anidride carbonica, che nutrimento non possono davvero ritenersi. Si riflette quindi su cosa dà l'energia per vivere e crescere, sia a piante che animali. Ancora. Che noi (animali) non potremmo proprio stare al mondo senza i vegetali. Che in fin dei conti l'energia che ci fa muovere arriva dal Sole. Che le piante sono fondamentali per l'equilibrio della composizione dell'atmosfera sul nostro pianeta. Insomma, cosette mica da poco!

Ecco perchè, quando, giorni prima, mi ero accorto che stava germogliando una piantina da un seme caduto durante una lezione di laboratorio precedente, l'ho lasciata, e tutti i giorni aprivo un po' il rubinetto per darle da bere, sperando che sarebbe sopravvissuta fino a quando... La avrei tirata fuori, come un coniglio dal cappello, per mostrarla alla classe nel momento in cui avrei parlato della relazione tra amido e glucosio.

In sintesi; a inizio anno i ragazzi imparano che l'amido del pane (fatto con semi di frumento) viene trasformato dal nostro corpo in glucosio, mentre le piante fanno (leggiamo in questa lezione) il contrario, trasformandolo in amido da immagazzinare nel seme. Ma il seme a cosa serve? a chi deve dare nutrimento? A noi? Si, secondo una visione molto antropocentrica (cioè che presuppone la natura fatta per noi) ancora diffusa a quell'età. Ma ecco, proprio a quel punto della lezione... metto la mano nel lavandino e tiro fuori il mio coniglietto; questa giovane piantina tutta ricurva perché cresciuta in un ambiente non adatto, attaccata tenacemente al suo seme, dal quale, e questo è evidente a tutti gli spettatori, ha preso il nutrimento per crescere fino a quel punto (visto che non cresceva nel terreno, da cui, secondo il sentire comune, le piante traggono il loro nutrimento). Ecco a cosa servono i semi, e da dove arriva il nutrimento lì racchiuso! Una botta tremenda al loro antropocentrismo infantile, un bel passo avanti nella conoscenza della natura, che opera, non per forza a fin di bene per noi.

E poi condivido con i ragazzi l'altro mio pensiero, quello che da qualche istante mi fa scaturire un sorriso oramai difficile da nascondere. Chiedo alla classe: "Pensate cosa direbbe l'esperto di scienze, se vedesse nientemeno che una piantina germogliare in un lavandino del laboratorio di scienze!" Anche loro ridono divertiti...