Quattro geni per la parola gene.

L'esistenza dei geni fu ipotizzata per la prima volta da Gregor Mendel, più o meno universalmente riconosciuto come il padre della genetica, e teorizzò la presenza di fattori in grado di determinare alcuni caratteri nelle piante di pisello. Mendel non utilizzò mai il termine gene, ma parlò di caratteri ereditari (o elemente).



L'idea di Mendel fu ripresa da Hugo de Vries, che non conoscendo l'opera di Mendel, nel 1889 creò il termine pangen per identificare la particella più piccola rappresentante un carattere ereditario. Il termine pangen fu una derivazione del termine pangenesi ideato da Darwin come fusione dei termini greci pan (tutto) e genesis (nascita). Dieci anni più tardi, il botanico danese Wilhelm Johannsen ha abbreviato il termine pangen a gene (gen in danese). Lo stesso Johannsen introdusse anche i concetti di genotipo e fenotipo.
Nel 1910, finalmente, Thomas Morgan riconobbe nei cromosomi i portatori dei geni.