Tutte le specie di viventi sulla terra si possono riunire tra di loro in gruppi che hanno caratteristiche simili tra di loro, e quindi gli organismi che finiscono in gruppi diversi, differiscono tra di loro per quelle caratteristiche. Ad esempio, tutti gli uccelli hanno le piume e quindi gli animali che hanno i peli per coprire il corpo, e non le piume, non possono fare parte di quel gruppo ma faranno parte dei mammiferi. Tutti gli animali che fanno parte dello stesso gruppo avranno quella caratteristica in comune.
Si può ora fare il ragionamento al contrario. Partendo "dall'alto", da tutti i viventi. Ci si può dire: facciamo ordine, dividiamoli in qualche gruppo, pochi, in modo tale che quelli al loro interno lo siano perché hanno una o poche caratteristiche in comune e che gli altri, quelli che non stanno nel gruppo, non le abbiano. Ci si trova subito davanti a un problema: quale caratteristiche scegliere? Si potrebbe pensare, ad esempio, all'ambiente di vita. Ma allora i delfini, verrebbero separati da tutti gli altri animali che allattano, i mammiferi, e messi con i pesci, le cozze, le alghe. Le diverse specie di tartarughe verrebbero separate in gruppi diversi a seconda che siano di terra o di acqua. È evidente che stiamo sbagliando qualcosa, stiamo creando gruppi un po' strani. Questo perché abbiamo scelto una caratteristica che non è molto importante per capire la loro somiglianza o differenza.
Un'altra divisione che salta subito alla mente, è quella tra piante e animali, sicuramente migliore. Per quale motivo l'abbiamo scelta? Facile. Da quando siamo al mondo l'abbiamo sentita fare dai grandi e la differenza di forma tra piante e animali è talmente evidente che non bisogna nemmeno spendere del tempo per spiegarla. Ma in cosa sono fondamentalmente diversi gli animali dai vegetali, quale è la caratteristica che li separa in modo netto? Se pensiamo a come fanno a sopravvivere gli uni e gli altri, notiamo subito una enorme differenza: gli animali hanno bisogno di cibarsi di altri organismi viventi siano essi vegetali oppure altri animali. Le piante questa necessità non l'hanno. Infatti non si è mai vista una pianta staccarsi dal terreno per mangiare un'altra pianta o un animale che passava li vicino!
Ecco abbiamo fatto la prima, più grande separazione. Ma qualcosa ancora non va. E i funghi dove li mettiamo? Sono molto diversi dalle piante, non hanno foglie verdi ne rami. Pur restando fermi piantati a terra, la loro differenza è netta. Se guardiamo su qualche testo scolastico, i dubbi ci rimangono, sono sempre messi alla fine del capitolo dei vegetali, quasi fossero delle stranezze. I libri non basta guardarli, bisogna anche leggerli, e allora ci accorgiamo che le differenze con i vegetali veri aumentano. Innanzitutto non hanno bisogno della luce, crescono perfettamente al buio, e poi se leggete bene, troverete anche che loro si nutrono di altri organismi viventi, magari morti. Incredibile, a questo punto assomigliano quasi di più agli animali, notate la somiglianza in questa foto di famiglia?
Li mettiamo insieme agli animali? Difficile, non ci riusciamo proprio. Sono fermi, piantati a terra come le piante e poi chi è mai stato morso da un porcino? Mica mangiano, ingoiano, sul libro c'è scritto che "assorbono materia organica". Cosa si fa? Bisogna arrendersi, due gruppi non bastano, bisogna farne un terzo per i funghi. Questi tre gruppi sono chiamati regni. Uno per gli animali, uno per le "piante" o vegetali e uno per i funghi. Il mondo vivente si divide in tre non in due come sembrava fino a poco fa.
Ora, se proprio siamo curiosi potremmo leggerlo bene il libro, e allora ci accorgeremmo che vengono utilizzati strani nomi per descrivere i funghi (questo avvalora la tesi della differenza con le piante), invece di radici si parla di micelio fatto di ife e invece di fungo (quello che noi vediamo) si parla di corpo fruttifero. Questa terminologia differente è dovuta al fatto che le differenze sono sostanziali. Cioè, le radici del fungo non sono radici, ma il "corpo" del fungo: un corpo molto strano! Senza una forma definita, interamente e perennemente immerso e frammisto al terreno. Sembra il più brutto degli extraterrestri! Il fungo, quello che sembrava la pianta, con tanto di fusto, invece non è altro che una specie di frutto, che sbuca fuori dal terreno giusto per disperdere le spore e far quindi nascere un nuovo bebè-fungo, che non diventerà comunque un granché di bellezza, come testimonia l'immagine del "corpo" di questo fungo che sta "divorando" un albero morto!
È curioso, se pensiamo bene al rapporto che c'è tra il corpo degli organismi viventi e il suolo, notiamo che gli organismi di uno dei tre regni (i funghi) gli vivono dentro e ne sono proprio radicati, immobili in lui. Il loro corpo, inoltre, non ha una forma ne una vera organizzazione interna. Gli animali invece, al contrario, sono abbastanza liberi al di fuori del terreno e devono anzi spostarsi per procurarsi il cibo, o attrarlo a sé, se non si possono spostare. Così fanno ad esempio i coralli ed alcune specie di molluschi. Il loro corpo al contrario dei funghi ha una forma e una organizzazione ben definite. Le piante invece sono una via di mezzo tra i due. La forma del loro corpo è intermedia; abbastanza definita, non tanto come gli animali, ma nemmeno anonima come i funghi. Una buona parte del loro corpo le radica dentro il terreno, e le rende immobili come i funghi, e il resto vive fuori. Ma non hanno alcun interesse ad andarsene in giro poiché quello che gli serve, la luce, è sempre a portata di foglia!